Don Luigi Verdi torna ad inaugurare il Festival delle Emozioni a Terracina
Un saluto e due domande.
Di Giuseppe Musilli
28 settembre 2023. Ore 18.30. Chiesa del SS Salvatore.
Don Luigi Verdi inaugura il Festival con un discorso dal titolo: “Un cuore acceso”.
Don Luigi è un personaggio al di fuori dell’ordinario, uno di quei personaggi che dal nulla creano cattedrali di eventi e di significati. Giovane prete toscano entrò in crisi e chiese al suo vescovo di concedergli un anno sabbatico. Allora prese lo zaino e per mesi e mesi percorse Il Sud America, i deserti e le montagne, i boschi e le pianure. Questa è diventata una sua caratteristica: quando si incontrano difficoltà allora è necessario mettersi in cammino. Il viaggio, ecco la soluzione. Camminare, camminare e poi camminare per incontrare se stessi.
Cercare camminando. Cercare luoghi dell’anima e cercare insieme. Ogni viaggio è un viaggio dentro se stessi e un viaggio dentro le proprie emozioni. È un viaggio dentro la propria storia per dargli un significato nuovo. Ecco cosa siamo! Siamo produttori di significati e i significati vanno sempre rinnovati; sempre resi più appaganti e più consonanti.
È così che don Luigi alla fine dei suoi viaggi personali ha fondato la Fraternità di Romena. L’ha aperta in uno di quei posti che nel Medioevo erano il luogo di sosta dei pellegrini che cercavano di raggiungere Roma. Si fermavano, mangiavano, dormivano e pregavano. Spesso in posti dove il viaggio si faceva più difficile per le valli da attraversare e per le montagne da scalare. Oggi Romena è la tappa di un altro viaggio. Perché in ogni momento siamo pellegrini alla ricerca di noi stessi, alla ricerca di un significato nuovo al nostro vivere incerto o magari alla nostra sofferenza.
Ci piace di Don Luigi che non prova a fornire a nessuno la “soluzione” dei propri affanni. Non ci sono soluzioni buone per tutti. Ognuno ha la sua. Don Luigi non offre soluzioni, ma offre la possibilità e l’occasione per cercarla. Le soluzioni possiamo cercarle insieme, viaggiando e consolandoci, ma la scoperta delle soluzioni è personale.
È così don Luigi? Cercare insieme e trovare come singoli?
E una seconda domanda allora si impone. Dopo che uno ha trovato un abbozzo di soluzione allora comincia un nuovo viaggio? E questo nuovo viaggio, un viaggio più difficile del primo, può essere fatto da soli? Se la soluzione è di impronta personale si può immaginare di viaggiare ancora insieme?
Il Festival è una piccola iniziativa dove pensiamo che si possa e si debba cercare insieme qualcosa che riguardi un nostro futuro più sereno e più appagante. Ma se troviamo un significato nuovo da dare alle nostre inquietudini potremo consolidarlo da soli?
O magari la soluzione consiste nel camminare ancora insieme?