Il rifornimento emotivo attraverso le pratiche del Benessere
al Festival delle emozioni 2021
Del Prof. Giuseppe Musilli
Nel progettare il Festival delle emozioni di quest’anno ci siamo impegnati nel definire e nel realizzare alcune pratiche del Benessere. Infatti il nostro Festival non è esclusivamente un Festival di approfondimento culturale dove molti esperti si presentano ed espongono le loro teorie e le loro ricerche in forma prevalentemente accademica cioè con conferenze o interviste, ma è un Festival che, avendo per oggetto le emozioni, non può limitarsi alle conoscenze e alle teorie. Precisiamo che non disprezziamo minimamente i pensieri e le conoscenze, ma, ritenendo che la nostra identità personale sia un mix di emozioni, di pensieri, di ricordi e di aspirazioni, per conoscerla adeguatamente e per incrementare il Benessere, pensiamo di non doverci fermare ai soli pensieri.
Prima di Darwin e di Freud le emozioni erano semplicemente “passioni” da controllare e da reprimere con la ragione. La stessa parola “emozione” è di coniazione moderna (giunta in italiano ai primi anni del settecento come traduzione della parola francese “emotion”). Oggi invece la grande maggioranza delle ricerche e delle teorie psicologiche non possono fare a meno di questo oggetto essenziale per la nostra salute mentale e per il nostro Benessere.
I disturbi psicologici sono ritenuti disturbi emotivi. Le sofferenze esistenziali (ansia, stress, piccole depressioni) sono attribuiti a disregolazioni emotive. (In genere tali sofferenze non sono bisognose di interventi specialistici, ma possiamo fare molto per migliorare la situazione seguendo il Festival e allenandoci con le nostre pratiche emotive).
Per sistemare le questioni dolorose e pesanti della nostra vita dobbiamo guardare in faccia le nostre emozioni e lavorare sulle difficoltà e sui malfunzionamenti per incrementare il nostro Benessere.
È vero che la regolazione primaria delle nostre emozioni avviene nell’infanzia. Ma molto si può fare anche dopo l’infanzia. Ha detto C.S. Lewis, il noto autore di “Le cronache di Narnia”: “Non puoi tornare indietro e cambiare l’inizio, ma puoi iniziare dove sei e cambiare il finale”.
In questo articolo di presentazione ci soffermeremo soprattutto nelle 3 pratiche della regolazione emotiva che faremo in orario mattutino nelle date del 2 e del 3 ottobre. Sono il cuore delle nostre attività di carattere esplicitamente formativo tese all’obiettivo del Benessere. Pratiche che hanno la strutturazione di un piccolo corso di 2 giorni con lo stesso conduttore e in modo da conseguire un minimo di risultato. Le pratiche che avranno successo le amplieremo e le eseguiremo anche in periodi diversi dal Festival. Ma prima di passare a illustrare queste pratiche vogliamo ricordare che nelle attività pomeridiane del Festival ci sono due strisce di eventi che si richiamano alle pratiche del Benessere, tenute da vari autori, in una forma che alterna la presentazione teorica ad esperienze dirette delle teorie esposte.
Queste due strisce riguardano:
EMOZIONI E MUSICA. La musica è un’arte che parla direttamente al nostro “io”, ai nostri ricordi e alle nostre aspirazioni. Riteniamo la musica uno strumento importante per conoscere noi stessi e anche per accedere alla nostra identità emotiva, per comprenderla e per regolarla allo scopo di farci vivere nella serenità e nell’appagamento. Incontri con Annalisa Balestrieri, Mico Argirò e Dario Salvatori.
PRATICHE DEL BENESSERE. Oggi sono molto diffuse pratiche come la meditazione, lo Yoga, la visualizzazione e vari metodi sperimentali e laboratoriali di miglioramento del proprio Benessere. Vogliamo fare una breve rassegna di queste pratiche cercando il modo di coniugarle all’oggetto della nostra ricerca che sono le emozioni. Incontri con Stefano Grimaldi e Barbara Lattanzi, con il Prof. Stefano Centonze e con la dott.sa Marina Russo.
Torniamo alle pratiche mattutine del Benessere. Ne avevamo studiate 5. Successivamente abbiamo ritenuto più opportuno limitarne il numero e cercare di approfondire le altre più avanti quando l’emergenza COVID si sarà spenta.
Le abbiamo intitolate con un verbo comune a tutti e tre e cioè il verbo “abitare”. Le chiamiamo infatti Abitare il corpo, Abitare la musica, Abitare il ritmo.
Perché “abitare”? Perché abitare è una metafora che ci indica una cosa comune e semplice. Sappiamo tutto della nostra casa, degli spazi, dei mobili e così via. La casa è ordinata a secondo delle nostre necessità, i vestiti con i vestiti, i libri con i libri. Ecco, l’idea è quella di conoscere noi stessi e di abitare tutte le stanze della mente e del corpo con semplicità e senza sofferenza. Vogliamo riconoscere le emozioni, accettarle, coccolarle; sia quando toccano parti importanti di noi e della nostra vita, sia quando ci mandano messaggi che indicano dolori e pericoli.
Non possiamo fare a meno delle emozioni. È lo strumento di cui la natura ci ha dotato per sopravvivere. Se ci piace la motocicletta è bello usarla con libertà e prudenza. Se avessimo troppa paura magari venderemmo la motocicletta, se avessimo troppa poca paura magari non useremmo il casco. Vendere la motocicletta e non mettere il casco limita la nostra libertà e il nostro Benessere, Se riusciamo a controllare le emozioni possiamo girare il mondo in moto e godercelo.
La prof.sa Pina Zanella guiderà due pratiche di regolazione emotiva che abbiamo intitolato “Abitare il corpo” sabato 2 e domenica 3 ottobre alle ore 10:00 presso lo stabilimento Le rive di Traiano.
Libera i blocchi fisici ed emotivi che ostacolano il benessere.
Semplici esperienze di fluidificazione del corpo e delle emozioni.
Il corpo è uno e tutte le sue parti sono interdipendenti.
Il corpo è la prima linea della conoscenza, delle emozioni e del pensiero.
Il corpo è anche il primo gradino del Benessere.
La Prof.sa Pina Zannella propone movimenti corporei e percorsi mentali per fluidificare il corpo e per renderlo protagonista del nostro Benessere.
I movimenti che si effettueranno saranno semplici, rispettosi della anatomia e della fisiologia di ognuno. Vi accompagneranno alla scoperta del vostro corpo e vi faranno conoscere meglio. Allora scoprirete nuovi territori e nuove stanze di cui ignoravate l’esistenza.
Tutto il vostro corpo riprenderà a vivere e a respirare in forma nuova.
La prof.sa Francesca Rasi guiderà un training emotivo con la musica che abbiamo intitolato “Abitare la musica” sabato 2 ottobre e domenica 2 ottobre alle 10:00 presso lo stabilimento Le Rive di Traiano.
TRAINING MUSICALE TRA LE EMOZIONI
Questo mini Training vuole essere una esperienza sensoriale tra le emozioni più profonde, grazie alla Musica, alla Voce, al Corpo.
Ascolteremo il nostro corpo e ci regaleremo emozioni vibranti, in uno Spazio libero, prendendoci del tempo per noi, acquisendo una Energia Nuova.
Un’ esperienza viva di persone unite in un unico linguaggio, quello delle Emozioni.
Le parole creano amore, il corpo crea amore!
Ambrogio Feudi guiderà un’esperienza di Drum circle che abbiamo intitolato “Abitare il ritmo” sabato 2 ottobre e domenica 3 ottobre alle 11:30 presso lo stabilimento Le Rive di Traiano.
“Suonare insieme le percussioni nel DRUM CIRCLE con il facilitatore Ambrogio Feudi.
Esperienza emotiva di integrazione attraverso il ritmo e la musica.”
Il DRUM CIRCLE consiste in un gruppo di persone che dialogano suonando le percussioni guidate da un facilitatore che offre indicazioni e stimoli, ma che lascia ai singoli suonatori inseriti nel cerchio il modo di coordinarsi con il ritmo degli altri fino a creare una performance unitaria e gradevole. Quando questo risultato si compie (e dopo un certo numero di tentativi sempre si compie) l’esito è di grande soddisfazione per aver costruito un evento artistico ed emotivo irrepetibile e bello. Il Benessere dei singoli si esalta con la riuscita possibilità di comunicare con gli altri e di produrre insieme a loro significato e bellezza.
Per far parte del cerchio non serve alcuna abilità musicale e lo scopo principale è integrarsi e comunicare con gli altri attraverso la pulsazione, attraverso la ricerca di una cosa nuova in un linguaggio semplice e divertente.
Ambrogio Feudi è un esperto di questa modalità. Tiene una scuola e interviene anche negli Istituti scolastici e nelle classi. Anche gli strumenti di percussione sono forniti, se necessario, da Lui.
L’arte e il corpo ci offrono un tipo di comunicazione che esisteva prima che noi sapiens cominciassimo a parlare. L’arte è una scorciatoia per accedere alla parte di noi che esisteva prima delle cognizioni, dei ragionamenti e della formulazioni dei pensieri. Inoltre è un modo di accedere alle emozioni senza la necessita di viverle nella realtà effettiva. Le emozioni generate dall’arte sono come una simulazione delle emozioni reali. Proprio perché simulate esse possono essere analizzate, ristrutturate, colorate con una maggiore o minore intensità.
Inoltre le emozioni iniziano dal corpo (le percezioni visive, uditive, ecc…) e finiscono nel corpo (comportamenti di fuga, di aggressività o altre azioni di vario genere) e in tutti questi passaggi possono essere intercettate e variamente regolate.
Le vie del corpo e dell’arte ci condurranno al rifornimento emotivo e ad un maggiore Benessere. È questo un bel modo di “cambiale il finale”!