di Giuseppe Musilli
Siamo Sapiens da 200.000 anni.
Parliamo da 40.000 anni.
In questi ultimi 200.000 anni abbiamo sviluppato il pensiero, il ragionamento, la coscienza.
Ma la specie Homo ha circa 3 milioni di anni.
Gli ominidi hanno 5/6 milioni di anni.
I primati circa 50 milioni di anni.
Tutti provavano e provano emozioni. Anche animali più primitivi provano emozioni. Se una lucertola sente un rumore fugge e si nasconde. La guida la paura.
Le emozioni sono nate prima dell’uomo. Infatti esse sono presenti e incarnate nel nostro cervello rettiliano (il tronco encefalico), e nel nostro cervello mammifero (il sistema limbico) e oggi se la giocano anche nel nostro cervello di Sapiens (la neocorteccia).
Questo per ciò che riguarda il nostro sviluppo filogenetico (quello della specie).
Se esaminiamo lo sviluppo ontogenetico (quello della singola persona umana) bisogna dire che da bambini siamo solo emozione. Desideriamo il latte e le coccole della mamma. Mangiamo, piangiamo, ridiamo e poco più. Solo lo sviluppo successivo ci consegna, lentamente e progressivamente, al pensiero, al ragionamento, al comportamento consapevole.
Le emozioni sono nate PRIMA nel tempo della specie e PRIMA nel tempo della persona.
E, si sa, chi arriva prima occupa il posto più importante.
Abbiamo imparato prima a “sentire” e solo dopo a “pensare”. E abbiamo imparato a pensare con uno strumento del tutto emotivo.
E quindi è molto più facile che le emozioni influenzino i pensieri piuttosto che viceversa i pensieri influenzino le emozioni.
“PRIMA LE EMOZIONI”
Il libro sarà prossimamente pubblicato su Amazon.
Collana “Festival delle emozioni”.